Genetics and the Geniuses of the Gods

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A few months ago I applied for the 23andme report on DNA analysis. I received a test tube at home, filled it with my saliva, sent the sample and after a few weeks received an email which informed me that the data were ready. I went to the 23andme website with a mix of curiosity and apprehension to see my characteristics and the risks on a medical level.

In the health and traits and the various medical research reports I have confirmation concerning my health. In my DNA there are some genes which lead to a high probability of ankylosing spondilitis, which I’ve had since I was 16 years. This is an autoimmune disease which causes inflammation in the joints and, which sometimes can become invalidating. Curiously, while some of the research gave me a high probability of contracting it, another gives me only a minor probability. Perhaps this could explain the fact that the typical degeneration of the disease has stopped at a non-advanced stage, even if it is always a source of inconvenience. It could be that the genes get activated and deactivated due to circumstances which are not clear.

It is typical of this problem to have phases of activation and remissions even lasting for a long time, where medical science doesn’t know the reasons for it. Since I never took synthetic medicine at a systemic level for my problem, I can suppose that natural medicines and awareness practices had their role in the improving of symptoms, even more so since I had an important remission after having relived some traumas of the past in the form of inner awareness. But those are hypotheses.

Among other things 23andme tells me that I have a tendency toward obesity. This needs at least “more studies.” I have always been thin, all my life. I have a bit more weight now, at the age of 47, but being 1.75 cm (5′ 10″) tall and weighing 62 kg (136 lb), I remain fundamentally slim and fit, with a fast metabolism and hardly accumulate fat.

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Qualche mese addietro mi sono iscritto al servizio di 23andme per l’analisi del DNA. Mi è arrivata la provetta a casa, l’ho riempita di saliva, ho spedito il campione e dopo qualche settimana mi arriva una email dicendo che i dati sono pronti. Con curiosità e una leggera apprensione entro nel sito web per vedere le mie caratteristiche e i rischi a livello medico.

Negli aspetti legati alla salute e nei vari report di ricerca medica ho una conferma rispetto alla mia salute. Nel mio DNA vi sono dei geni che danno un’alta probabilità per la spondilite, che ho da quando ho 16 anni. Questa è una malattia autoimmune che porta infiammazione alle articolazioni, e talvolta può diventare invalidante. Curiosamente, mentre alcuni studi mi danno una maggior probabilità di contrarla, un altro addirittura mi dà una minore probabilità. Questo potrebbe forse spiegare il fatto che la degenerazione tipica della malattia si è fermata ad uno stadio non avanzato, pur essendo comunque una fonte di disagio. Potrebbe essere che i geni si attivano e si disattivano a seconda di circostanze non chiare.

E’ tipico di questi problemi avere fasi di attivazione e di remissione anche di lungo periodo, di cui la scienza medica non ne conosce le cause. Poiché non ho mai assunto farmaci di sintesi a livello sistemico per il mio problema, posso supporre che i farmaci naturali e le pratiche di consapevolezza possano avere avuto un ruolo nel miglioramento dei sintomi, tanto più che ho avuto un’importante remissione dopo aver ri-vissuto, in forma di consapevolezza interiore, alcuni traumi del passato. Ma sono ipotesi.

Tra le altre cose, 23andme mi dice che ho una tendeza all’obesità. Qui proprio non ci siamo, sono stato piuttosto magro per tutta la vita. A 47 anni sono un po’ “ingrassato”, ma con 1,75 cm di altezza per 62 Kg, rimango fondamentalmente asciutto, con un metabolismo veloce e molto difficilmente accumulo grassi.

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Biotech as an information system

The race toward the digitalization of reality has never slowed down, and it has resulted in a perception of the universe as an information processing system. The digitalization of reality has spread to the biological system and has been accelerated with the DNA sequencing of Human Genome Project.

Then scientists discovered that RNA, previously considered junk, regulates protein production and regulates genetic expression. Sequencing RNA and the classification of proteins will probably require billions of times the computational power needed for the Human Genome Project in 2005.

Biology and physics can express themselves on an informational level as well, but this doesn’t mean that this is the only level where we can understand their nature.

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The race toward the digitalization of reality has never slowed down, and it has resulted in a perception of the universe as an information processing system. The digitalization of reality has spread to the biological system and has been accelerated with the DNA sequencing of Human Genome Project.

Then scientists discovered that RNA, previously considered junk, regulates protein production and regulates genetic expression. Sequencing RNA and the classification of proteins will probably require billions of times the computational power needed for the Human Genome Project in 2005.

Biology and physics can express themselves on an informational level as well, but this doesn't mean that this is the only level where we can understand their nature.

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La corsa verso la digitalizzazione della realtà non si è mai arrestata e ha creato la percezione dell’universo come di un sistema di elaborazione delle informazioni. La digitalizzazione della realtà ha raggiunto il sistema biologico e ha subito un’accelerazione con la mappatura del DNA tramite il Progetto Genoma Umano.

Quindi gli scienziati hanno scoperto che l’RNA, precedentemente considerato spazzatura, regola la produzione di proteine e l’espressione genetica.  Sequenziare l’RNA e classificare le proteine richiederà probabilmente una capacità di calcolo miliardi di volte più grande di quella necessaria per il Progetto Genoma Umano del 2005.

La Biologia e la Fisica possono esprimersi a livello delle informazioni, ma questo non vuol dire che esso sia l’unico livello in cui possiamo comprendere la loro natura.

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