Technological salsa

che guevara computer[en]

Joseph Weizenbaum, who died recently, had documented in the 1970s in Computer Power and Human Reason (W. H. Freeman and Company, 1976) the natures of compulsive programmers, disinterested in their bodily needs and detached from the world around them.

Such figures are come across in a market economy country where advanced technologies are part of everyday life, and we don’t pay much attention to them.

The famous McLuhan phrase, “The medium is the message,” and before this the Taoist affirmations according to which the use of instruments transforms us into them had never seemed as self-evident to me as in Cuba some years ago.

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Joseph Weizenbaum in Il potere del computer e la ragione umana (Edizioni Gruppo Abele. Torino. 1987), da poco scomparso, aveva documentato già dagli anni ’70 la natura dei “programmatori coatti”, che dedicano la vita alla programmazione, disinteressati dei bisogni del corpo e distaccati dal mondo che li circonda.

Finché si incontrano tali figure in un centro di calcolo di una nazione con economia di mercato dove le tecnologie avanzate sono di casa ci si fa poco caso.

La famose frase “Il medium è il messaggio” di McLuhan e prima di questa, le affermazioni del taoismo secondo cui l’utilizzo degli strumenti ci trasforma negli stessi, non mi sono mai sembrate tanto evidenti quanto a Cuba alcuni anni fa.

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The myth of freedom through technology

Dalì Apparition of the Town of Delft[en]

The New York Times article “In Web World of 24/7 Stress, Writers Blog Till They Drop provoked a certain sensation on the Web.

Advertisements of cars still show them in the deserts or on isolated mountain roads. The reality: lines of heavy traffic, traffic lights, stress, costs, social isolation, poor quality of life. Even after many years during which cars went from being portrayed as symbols of freedom to the sardine cans that are imprisoning us, the image of freedom associated with them refuses to die.

But since a few years a new image of freedom in the collective mental imagery has been promised by advanced technologies, which permit us to be free from fixed timetables and workplaces. Wi-fi, Web on mobile phones, and always-on Internet connections promise to let us work when and where we want to, free from the obligations of time or place, with our laptop on the top of a mountain having an uninterrupted view in front of us.

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L’articolo del New York Times In Web World of 24/7 Stress, Writers Blog Till They Drop, che racconta la morte di un blogger per stress e la pressione a cui sono sottoposti i blogger, ha provocato un certo scalpore sul web.

Le pubblicità delle automobili le ritraggono tutt’ora mentre vengono guidate in deserti o in strade isolate di montagna. La realtà: code, semafori, stress, costi, isolamento sociale, bassa qualità della vita. Dopo tanti anni in cui le automobili sono passate da simboli di libertà a scatole di sardine che ci imprigionano, l’immagine della libertà associata alle automobili non muore.

Ma da alcuni anni, nell’immaginario collettivo, la nuova immagine di libertà è stata conquistata dalle tecnologie avanzate, che ci promettono di liberarci dall’orario e dal luogo di lavoro fissi. Wi-Fi, web sui cellulari, connessioni alla rete sempre attive ci promettono di poter lavorare quando e dove ci pare, liberi dalle costrizioni del tempo e dello spazio, con il nostro portatile in cima alla montagna avendo di fronte un panorama incontaminato.

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Facebook and the sorcerer’s apprentice of the Net

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Analysis and interpretation of symbols has always been considered more a magical than a technological act.

While once magical skills were applied to celestial bodies and the flight of birds, the symbols to be interpreted nowadays are computer programming codes and financial analysis charts, so complex that their interpretation often seems to require abilities closer to magic than to science.

Historicaly, exclusive languages have always been an instrument of power, as Latin was for the Church.

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Interpretare e analizzare i simboli è sempre stato considerato un atto magico prima ancora che tecnologico, lasciato ai sacerdoti, agli astrologi.

Gli astri e i voli degli uccelli, riportati ai giorni nostri sono i codici di programmazione dei computer e i grafici delle analisi finanziarie, la cui complessità interpretativa richiede spesso attitudini che si avvicinano più alla magia che alla scienza.

Nella storia, i linguaggi di uso esclusivo sono sempre stati uno strumento di potere, come lo è stato il latino per il clero.

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Programming and self de-programming

Software programming is a meta-activity. It deals with becoming aware of a process in its details, even though it is limited to the area regarding the information flow. Recursive algorithms are a good metaphor for self-reflection.

Once reached a certain level in programming, it is almost inevitable that our attention cannot just focus on the understanding of the computer working mechanisms, but also to the inside of our own mind, investigating the way of thinking itself which allows us to deduce, discriminate, program, and associate things and events.

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Software programming is a meta-activity. It deals with becoming aware of a process in its details, even though it is limited to the area regarding the information flow. Recursive algorithms are a good metaphor for self-reflection.

Once reached a certain level in programming, it is almost inevitable that our attention cannot just focus on the understanding of the computer working mechanisms, but also to the inside of our own mind, investigating the way of thinking itself which allows us to deduce, discriminate, program, and associate things and events.
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La programmazione software è una meta-attività. Si tratta di prendere consapevolezza di un processo nei suoi particolari, seppur limitato al piano inerente il flusso informativo. Gli algoritmi ricorsivi sono una buona metafora per l’autoriflessione.

Arrivati ad un certo livello nella programmazione, è quasi inevitabile che l’attenzione non si rivolga più solamente alla comprensione dei meccanismi di funzionamento del computer, ma anche all’interno della propria mente, indagando le modalità del pensiero stesso che consentono di inferire, discriminare, programmare e associare cose ed eventi.

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